La disfunzione erettile può essere risolta grazie alla terapia medica, ma non sempre è curabile. Il paziente infatti potrebbe essere costretto a seguire la terapia farmacologica per tutta la vita, soprattutto se ha un’età avanzata, se soffre di diabete o di problemi neurologici.
I pazienti più giovani invece affiancano spesso alla terapia farmacologica un percorso psico-sessuologico: l’unione delle due terapie consente di risolvere il problema. Nei giovani infatti la disfunzione erettile ha frequentemente origine psicologica.
I farmaci di prima linea sono gli inibitori della fosfodiesterasi quinta e permettono di rispondere con l’erezione in maniera fisiologica, come avveniva prima della disfunzione. Questi farmaci dunque non provocano l’erezione, ma potenziano un meccanismo già in atto, inducendo un’erezione naturale e non artificiale.
In rari casi questi farmaci non funzionano. Nei pazienti in cui risultano inefficaci o nei soggetti che presentano controindicazioni (per esempio i cardiopatici che assumono farmaci per dilatare le coronarie) occorre prescrivere farmaci di seconda linea. Questi in genere provocano un’erezione “artificiale”, senza bisogno di stimolazione da parte del partner. L’assunzione avviene o mediante applicazione per via intrauretrale o tramite iniezioni intracavernose, previo addestramento medico.